Phosphoricum acidum è l’acido fosforico concentrato che si presenta in forma di cristalli incolore o di liquido vischioso. In Omeopatia è indicato principalmente nelle depressioni con esaurimento nervoso caratterizzate da profonda astenia, nelle cefalee o nei postumi da eccessivo affaticamento intellettuale, nelle turbe della crescita ossea, come sostegno all’astenia da malattie acute debilitanti.
L’acido fosforico in natura è particolarmente abbondante nelle ossa dei mammiferi: svolge infatti un ruolo fondamentale nelle cellule, in quanto è contenuto negli acidi nucleici (RNA, DNA), nei nucleotidi (AMPc, ATP) ed è in grado di liberare per idrolisi elevate quantità di energia per i fabbisogni cellulari.
Per quanto riguarda invece il suo utilizzo sappiamo che l’acido fosforico fu usato in passato in campo medico per la cura di rachitismo, emorragie e impotenza. Oggi è usato in odontoiatria come soluzione per pulire ed irruvidire la superficie dei denti nelle zone in cui applicare otturazioni o apparecchi odontoiatrici. È anche utilizzato in molti dentifrici o trattamenti di schiarimento dei denti ed è un ingrediente dei farmaci anti-nausea.
La maggior parte dell’acido fosforico prodotto, però, è destinato alla produzione di fertilizzanti fosfatici, detergenti, concimi e additivi per mangimi sintetici.
La preparazione omeopatica di Phosphoricum acidum si ottiene diluendolo l’elemento in acqua per le prime tre dinamizzazioni e in alcool puro dalla quarta in poi.
Phosphoricum acidum è indicato:
Questo rimedio è adatto: nei casi acuti e cronici; nei bambini; nei ragazzi in età puberale; negli anziani e nei soggetti particolarmente passionali, emotivi e spesso incapaci di adattarsi e di neutralizzare gli stress emozionali.
Come si è appena visto Phosphoricum acidum è uno dei rimedi indicati in caso di astenia. Il termine astenia deriva dal greco “astenos” che significa “privo di forza”. L’astenia o stanchezza è una condizione caratterizzata da debolezza, più o meno marcata, a livello muscolare e da una diminuzione dell’energia di tutto l’organismo.
Riconoscere l’origine dell’astenia è estremamente complesso poiché moltissime condizioni (patologiche e non) possono scatenarla. In senso più generale è un’importante spia di qualcosa che non funziona regolarmente, un messaggio del corpo che si “abbandona”, che non riesce più a gestire le energie. Quando la stanchezza non ha una causa organica specifica ma è un chiaro sintomo di un disagio psichico si parla di nevrastenia. Questa è la corretta definizione di quella sindrome che viene comunemente definita “esaurimento nervoso”. Le persone affette da nevrastenia soffrono di una stanchezza cronica, hanno i movimenti rallentati, disturbi della memoria e difficoltà di concentrazione. L’affaticabilità del nevrastenico è psichica ma confluisce nel corpo.
Sono numerosi i rimedi omeopatici utili in caso di astenia: Phosphoricum acidum, ad esempio, viene impiegato quando c’è una relazione chiara e immediata tra astenia mentale e astenia fisica. Il soggetto Phosphoricum acidum infatti è apatico, triste e passivo. La sua debolezza insorge dopo dispiaceri, preoccupazioni o sofferenze logoranti prolungate nel tempo e spesso in lui si manifestano altri sintomi come acne, sudorazione e perdita dei capelli.
Il tipo Phosphoricum acidum è generalmente di costituzione longilinea, è un soggetto cresciuto rapidamente che tende a disturbi della crescita ossea con diarree frequenti indolori e perdite di fosfato calcico.
Il suo aspetto è pallido e malaticcio, presenta occhi infossati e circondati da aloni bluastri, è inoltre svogliato e apatico, non ha voglia di parlare ed è turbato dal dispiacere.
Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono:
La passionalità fa sì che egli viva ai gradi estremi, secondo una polarità piacere-dispiacere, tutte le esperienze psichiche. Inoltre gli impedisce di accettare le situazioni di profondo disagio e di intensa sofferenza e lo rende particolarmente vulnerabile agli stress emozionali, alle esperienze di rifiuto o di perdita reale o fantasmatica.
La nostalgia lo vincola al passato, alimenta un desiderio ardente e doloroso di persone, cose, luoghi o situazioni già trascorse e che vorrebbe rivivere, gli impedisce di verbalizzare, di scaricare o comunque di operare un’integrazione cognitiva atta a superare la sofferenza del presente.
Evita di affrontare le situazioni, soprattutto quelle che gli causano forte stress, e questo stato di costante passività intacca la sua lucidità mentale comportando depressione e alterazioni immunitarie.
I sintomi del soggetto Phosphoricum acidum:
Scopriamo i rimedi fondamentali della Medicina Omeopatica
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