Il rimedio omeopatico Ruta graveolens si ricava dall’omonima pianta, chiamata anche erba Ruta, appartenente alla famiglia delle Rutacee. In Omeopatia risulta uno dei rimedi più importanti per la cura di dolori profondi, soprattutto in caso di traumatismi dovuti a sforzi muscolari e tendinei ripetuti, che si riflettono anche sul periostio.
La Ruta, il cui nome scientifico è Ruta graveolens, è una pianta molto conosciuta soprattutto per le sue proprietà terapeutiche. Si tratta di una pianta erbacea perenne, con fusti piuttosto ramificati alti fino a un metro. Le foglie sono tripennate e contengono un olio aspro che ha molti usi. I fiori sono piccoli, poco appariscenti, di colore giallo e i frutti sono delle capsule contenenti numerosi semi. La linfa della pianta può causare irritazioni della pelle.
Questa pianta è originaria dell’Europa meridionale, anche se successivamente si è diffusa in tutto il mondo. Cresce in luoghi erbosi, lungo i muri e viene anche coltivata. In Italia è presente spontanea, in tutte le regioni, eccetto le isole (dove si trova solo negli orti e giardini).
In passato godeva di grande fama nella medicina dei Greci e dei Romani come nella Scuola Medica Salernitana. Gli antichi Greci la usavano soprattutto contro l’indigestione, mentre i Romani la consideravano una pianta sacra. Era nota anche come la pianta che venne donata ad Ulisse per resistere agli attacchi della maga Circe. Il filosofo e scrittore romano Eliano, nella sua storia naturale, scrive che la donnola, quando vuole affrontare un serpente, usi mangiare la Ruta come antidoto naturale al suo veleno.
La medicina popolare ha utilizzato la Ruta per curare tosse, laringiti difteriche, coliche, cefalee e come antidoto in caso di avvelenamento da funghi, morsi di serpenti e punture d’insetti.
Nel Medioevo, invece, la Ruta veniva usata per allontanare la peste: il suo odore è infatti molto forte e pungente. Veniva inoltre utilizzata in alcuni riti medievali per proteggere la casa contro le negatività.
Ecco una piccola curiosità: la leggenda narra che Leonardo attribuisse le sue straordinarie capacità visive alla Ruta e che Michelangelo credeva che questa pianta avesse il potere di migliorare la vista! Effettivamente gli sciacqui con un infuso di questa erba ridanno benessere agli occhi affaticati e il rimedio viene utilizzato anche per chi, a causa del proprio lavoro, tende ad affaticare gli occhi.
Il rimedio omeopatico Ruta graveolens, utilizzato già dal 1820 circa, si ottiene dal succo estratto dalla pianta fresca prima che fiorisca. Ruta graveolens è un rimedio spesso trascurato che fu sperimentato per la prima volta dallo stesso Hahnemann.
È un rimedio omeopatico indicato in molte condizioni cliniche e viene tradizionalmente utilizzato nei seguenti casi:
Ruta graveolens ha un’azione profonda in grado di modificare anche lo stato mentale del paziente che attraverso l’azione del rimedio non appare più depresso e scontroso (caratteristica che lo contraddistingue, come vedremo in seguito).
Fare sport è assolutamente consigliato per tenersi in forma e in salute: nuotare, giocare a tennis, correre aiutano persino a tenere sotto controllo malattie come artrosi e diabete.
Naturalmente solo chi non pratica sport è al sicuro da piccoli incidenti di percorso, capita spesso infatti che l’attività sportiva possa causare traumi, distorsioni e crampi.
L’Omeopatia è una vera alleata degli sportivi, tanto che esistono alcuni rimedi omeopatici considerati insostituibili dagli sportivi proprio come l’Arnica montana che possiede proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Anche Ruta graveolens è un rimedio molto utilizzato in traumatologia per la sua azione sugli apparati legamentosi, i tessuti fibrosi, il periostio. Questo rimedio è anche indicato per le contratture di spalle e schiena.
Anche quando si verifica affaticamento visivo, anche se in questo caso non si parla strettamente di trauma, il rimedio Ruta graveolens è molto utile!
Generalmente il tipo Ruta graveolens ha capelli castano scuro e un’espressione stanca e affaticata. Soffre della mancanza di tranquillità che lo spinge a un’attività sfrenata. Si sente spesso scontento e lo dimostra apertamente a tutti.
Solitamente questo soggetto quando sta male si sente depresso e insoddisfatto. Inoltre, capita spesso che sia ansioso e critico nei confronti degli altri.
Di seguito le principali caratteristiche del rimedio in riferimento al soggetto per il quale è particolarmente indicato:
Azione generale:
Generalità:
Causalità: traumi a carico dei tendini. Affaticamento visivo in condizioni di illuminazione insufficiente. Sensazione di contusione e di rigidità. Impressione che i tendini siano troppo corti.
Principali indicazioni cliniche:
Solitamente i sintomi presentati da questo tipo costituzionale si aggravano con il riposo e con il freddo umido, mentre migliorano con il movimento e con il calore.
FONTI
Geddes N. – Lockie A., Il libro completo della Omeopatia, Milano, Mondadori, 1998
Turinese L., L’omeopatia nelle malattie acute, Edra, 2014
Phatak S.R., Materia medica e repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici, Padova, Salus Infirmorum, 2005
Hodiamont G., Trattato di Farmacologia Omeopatica. II Volume. Rimedi Vegetali in Omeopatia., Nuova Ipsa Editore, 1984
Clarke J.H., Dizionario di farmacologia omeopatica clinica, Palermo, Nuova Ipsa Editore, 1999
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